Fisicitá
giugno 10, 2020 § Lascia un commento
Londra
tiepido giugno
.
ti osservo dormire
costringendoti ad essere
così, una soltanto
delle infinite varianti
dell’elettrone, la mia
.
nuda resistenza
nel chiudere gli occhi
.
e lasciarti alla tua
spaventosa libertà
20174
aprile 25, 2017 § Lascia un commento
Vestito di città
potrai moltiplicarti
in mille
vecchi
giorni
muovendoti in tondo
potrai uscire
rientrare
dimenticare
il telefono a casa,
le chiavi in ufficio, ma
non troverai
nella fretta dell’andare
per mille vie
con l’abito adatto
segni di t r e g u a
nè ti lasceranno
mucchi di passanti
un varco
per fuggire
a
nasconderti
nel loro inganno
20173
aprile 22, 2017 § Lascia un commento
Ti immagino libera
su gambe lunghissime
mossa dal vento
di mille cammini
a parlarmi senza parole
dei tuoi capelli ancora neri
e di quanto sia gialla
la rosa nelle tue mani
che splende la tua forma
se la stringi forte
lasciandola sorridere di
una vita
che aspettava tramonti
20172
aprile 22, 2017 § Lascia un commento
Portami con te
ancora un giro
sopra al vecchio mondo
camminiamo
dove non finisce
niente
ridiamo di lui
imitiamo la sua
continua
storpia
danza
poi incastriamolo
dentro alle pupille
che mi hai colorato
e fermiamoci
a guardare
quanto breve è
il salto
e quanta fatica
è riposta
nel sospiro che si fa
per salire sulle forti gambe
della solitudine
20171
marzo 17, 2017 § Lascia un commento
Appesi a mani
che non siamo più
si spinge
avanti e indietro
indietro e avanti
il vuoto
della scatola
e lo sgomento
che prova
strusciando
assieme alla carta
avanti e indietro
indietro e avanti
verso
un rumore
di quiete
tutto riempie
1909. I
dicembre 22, 2015 § 1 Commento
Quello che abbiamo conosciuto, è nebbia
riflesso nel duro nero degli occhi, solo il grigio
del corpo che si è concesso, sotto un cielo sporco e sterrato
compromesso del tempo a parole acuminate, ad ardore
che tracima le sue convinzioni e affronta, l’ultima ora
priva di significato, poiché appena trascorsa.
E prima che a dissipare la tua nebbia
arrivi il mezzogiorno di qualcun altro, con la sua
accogli questo residuo di spazio nella resa, trattienilo
con mani di pietra, che mai s’è appartenuti
se non ad uno sconosciuto e smisurato
conforto dell’essere uomini.
5/6
maggio 30, 2015 § Lascia un commento
Non gli uomini, ma l’universo
che se ne va, recitando
le loro parole.
4/5
febbraio 7, 2015 § Lascia un commento
Scansata ogni eterna ambizione
la vanità del proprio attimo
va a riporsi – con tramandata fiducia –
in quella sciocchezza dell’essere visto.
L’ alone utile di una memoria breve
che, posandosi alla cieca sugli occhi di qualcun altro,
riflette questo tempo assoluto, poiché bloccato
/
palpebre che si aprono e si richiudono
\
e con voce calda e fiera, egli recita
riguardandosi alla profondità vuota di un tale conforto
dal perimetro che lo separa dal mondo
– Io sono stato –